Nati dalle ceneri degli Adirata, i Mefitica sono una triade Harcore/Crust/Grind con tematiche "necrosplatter".
Il disco che stò per recensire è il loro primo demo e si intitolo "Dalla Triade Sotteranea" la cui copertina ritrae i membri della band in una veste grafica simile a un albo di "Dylan Dog".
Il Demo comincia con "Gas Mefitico" che propone un breve intro con sonorità lente per poi sfociare nel devasto tipico del genere.
Il pezzo convince subito al primo ascolto grazie a una batteria spacca-ossa, suono marcio e aggressivo e alla demoniaca voce di Pam.
"Gas mefitico" termina con un outro che sembra portare l'ascoltatore direttamente tra i vampiri dei carpazi.
Subito dopo inizia EGF: traccia senza fronzoli che inzia subito bella tirata con parti vocali leggermente più "pulite" rispetto alla traccia precedente.
Il motivo di questa scelta potrebbe potrebbe essere ricercato nelle tematiche del pezzo: questa canzone non è prettamente splatter ma è "di denuncia" ed è quindi necessario che il messaggio sia un pò più comprensibile.
Nella terza traccia, intitolata "Nel marciume", assistiamo a un cambio di voce: Antonio diventa la voce principale e Pam passa ai cori. Il pezzo è davvero interessante perchè utilizza termini prettamente splatter ma parla di argomento molto serio: un occhio che guarda compiaciuto il risultato della sua guerra pilotata per portarci verso il nuovo ordine mondiale.
"Spellata viva" riprende le sonorità e le tematiche della prima traccia. Invece "Suicidium" descrive, per l'appunto, un suicidio e alterna sapientemente la voce di Antonio con quella di Pam. In questo pezzo è davvero massacrante la batteria sopratutto verso la fine dove c'è un buon cambio di tempi eseguito con un precisione quasi chirurgica.
Per qualche assurdo motivo, il pezzo mi ha ricordato il suicidio di "Dead" della famosissima band black metal Mayhem.
Sangue di latte è l'ultimo pezzo di cui non ho molto da dire se non le cose positive già dette per "Gas Mefitico" e "Spellata vita".
Il disco è davvero bello e dà nuova linfa vitale ad un genere che ne ha davvero bisogno.
Auguro ai Mefitica buona fortuna e spero di vederli live da queste parti il più presto possibile.
-Friz-
Qui potete ascoltare l'album: https://soundcloud.com/mefitica
martedì 24 dicembre 2013
domenica 10 novembre 2013
SQUALO - IL POPOLO DEL NULLA
Gli Squalo, quattro ragazzi pugliesi con grinta e rabbia da vendere, un combo che riesce a comprimere ogni tipo di influenza "brutta e cattiva" in un album denso di adrenalina. "Il popolo del nulla", infatti, è un insieme di tracce senza pause. Speed rock, qualche influenza metal ma al 90% un album ispirato al più classico punk/hardcore. Distorto, stepdown, voce incazzata che riesce ad evitare lo screamo e rende piacevole l'ascolto delle liriche. Se vogliamo trovarci una somiglianza, azzarderei, proprio per il loro lontano accostamento al metal, ai Suicidal tendencies. Un buon lavoro e un buon progetto che ha ancora bisogno sicuramente di crescere e fare esperienza ma che nel complesso riesce a stare tranquillamente nella scena.
-Simo-
-Simo-
martedì 29 ottobre 2013
DEVASTED - HOPELESS
Pochi fronzoli, volume a spranga, voglia di urlare e una
grandissima attitudine. Tutto questo è racchiuso in "Hopeless"
il nuovo disco dei Parmigiani Devasted. Sulla scena da ormai 10 anni
e con alle spalle tour europei e italiani, la band emiliana sfoggia
un punk/hardcore veramente di spessore. Ritmiche graffianti e potenti
si rincorrono per tutto l'album , lasciando di tanto in tanto spazio
a qualche pezzo più scanzonato che aiuta a dare respiro all'intero
album. Un disco martellante suonato veramente bene e con la giusta
carica e che conferma più di altre volte che la semplicità del punk
da sfogo ad un impatto e ad una violenza tipica di chi vive la
"strada" nel modo giusto. Le influenze sono tante,
dall'hardcore anni '90 ai mostri sacri del punk '77 il tutto
miscelato con la freschezza e la contemporaneità dei giorni nostri.
Un disco sicuramente da avere, un album che aiuta a sfogare e che
nella sua semplicità riesce a non suonare mai banale.
-Simo-
-Simo-
martedì 15 ottobre 2013
BANKROBBERS - FOLGEN
Usciamo per un attimo dal punk e dal mondo della distorsione per mettere piede tra ritmiche ska e "mood" reggae e rocksteady. Lo facciamo presentandovi il nuovo lavoro dei Lucchesi Bankrobbers (una produzione One Step Records), attivi ormai da anni e al loro secondo album in studio. "Folgen", questo il titolo dell'album, suona su motivi ska 2tone d'oltremanica strizzando l'occhio diverse volte a tempi reggae e rocksteady sempre supportati da giri di fiati piuttosto semplici ma efficaci. La linea vocale leggermente "roca" colora il tutto. La crescita tecnica dei Bankrobbers rispetto al vecchio disco è notevole anche se a tratti ancora un pò stentata. Coinvolgenti e frenetici un paio di brani (tra qui quello dedicato a Joe strummer). Quando la band toscana decide di cantare in Italiano cade, invece, nella banalità e perde quella spontaneità tipica, ad esempio, dei loro live.
Un album, Folgen, che si lascia ascoltare facilmente e, di tanto in tanto, vi darà anche il coraggio di ballare e tenere il tempo.
venerdì 4 ottobre 2013
FENNEK - TUTTO QUEL CHE RESTA
Che la scena Hardcore in Italia abbia avuto un declino è cosa
piuttosto certa.
Chi da anni ne fa parte però riesce a dire la sua senza sfigurare di fronte ai mostri sacri d'oltreoceano e del resto d'Europa.
Attrito, Congegno, KKK, Plakkaggio Hc ne sono la riprova ma potrei citarne altrettanti.
Questa premessa per dire che fa davvero piacere ricevere album di gruppi che cercano di seguire questa attitudine riuscendo a prenderne l'essenza e a farla sua.
I brindisini Fennek, ad un anno e mezzo dal loro inizio propongono un Mini album (5 pezzi) che riesce ad esprimere la carica giusta per potersi, magari in futuro, mettere sulle stesso piano dei nomi sopracitati.
Certo ancora è presto, liriche più taglienti e un ritmo più forsennato, a tratti, aiuterebbero ma come debut album non possiamo che fare un applauso ai Fennek.
-Simo.
Chi da anni ne fa parte però riesce a dire la sua senza sfigurare di fronte ai mostri sacri d'oltreoceano e del resto d'Europa.
Attrito, Congegno, KKK, Plakkaggio Hc ne sono la riprova ma potrei citarne altrettanti.
Questa premessa per dire che fa davvero piacere ricevere album di gruppi che cercano di seguire questa attitudine riuscendo a prenderne l'essenza e a farla sua.
I brindisini Fennek, ad un anno e mezzo dal loro inizio propongono un Mini album (5 pezzi) che riesce ad esprimere la carica giusta per potersi, magari in futuro, mettere sulle stesso piano dei nomi sopracitati.
Certo ancora è presto, liriche più taglienti e un ritmo più forsennato, a tratti, aiuterebbero ma come debut album non possiamo che fare un applauso ai Fennek.
-Simo.
sabato 16 marzo 2013
COMPAGNI DI MERENDE - EST MODUS IN REBUS
Entroterra pesarese, tre ragazzi con la passione per il punk e per
l'hardcore. La voglia di suonare, l'amicizia e la capacità di non
prendersi mai troppo sul serio. Tutto questo sono i Compagni di
merende che escono con il loro primo lavoro interamente autoprodotto.
Est Modus in Rebus é un album semplice, di facile ascolto ma non per
questo senza buone idee, non per questo privo di una musicalità,
forse acerba ma affatto scontata. I tre ragazzi devono crescere,
devono migliorare l'inglese e distaccarsi da qualche stereotipo
ancora troppo "blinkniano". Aldilà di questo, l'album
suona e suona davvero bene. Buona la base e il tiro che la batteria
riesce a dare per tutto l'album, buoni i giri di chitarra che si
lasciano andare anche in qualche rift di buona fattura. Liriche che
passano da spunti introspettivi alla pura voglia di raccontare un'età
che non tornerà. Diamogli tempo, la stoffa c'è, se non cadono nello
scontato potranno dire ancora molto!
-Simo-
-Simo-
DISORDINE - BASTA IL PENSIERO
Torna il trio "lacustre". Direttamente dal Lago D'Iseo
tornano, con "Basta il Pensiero", i Disordine, al loro
terzo album in studio. Una crescita continua li ha portati a macinare
e masticare punk e hardcore della vecchia scuola fin dai primi passi.
Li ritroviamo oggi con questo nuovo album decisamente maturo sia
nella musica che nei testi. Le influenze sono tante ma ben amalgamate
fra le tracce dell'album. Un punk sincero e diretto, riflessivo e mai
troppo veloce. Si va dai pezzi più classici dell'hardcore italiano
con giri tipici di gruppi come Attrito o sottopressione fino alle
cadenze del punk/rock old school di scuola newyorkese. Sick of it all
in primis. Voce profonde e diretta che da fiato a liriche impegnate
ed introspettive. Un album interamente autoprodotto e succo del
sudore della band che riesce a trasmettere lo spirito DO IT YOURSELF
che da sempre la contraddistingue. Una band decisamente da seguire
nella sua sincerità e nelle coerenza che fa da filo conduttore alla
propria storia. Niente di nuove sul fronte? Può essere. Ma è
davvero importante quando le cose sono fatte bene?
-Simo-
-Simo-
venerdì 8 marzo 2013
30 MILES - THE SMILES OF RAGE & PARANOIA
Complessivamente un bel lavoro quello del trio fiorentino dei 30
MILES.
Un album che racchiude hardcore, punk rock semplice e diretto e qualche giro tipico del metalcore.
A tratti sfiorano il paragone coi My Chemical Romance nei loro pezzi più forti e veloci.
Un album suonato con una bella spinta non supportata a dovere però da una linea vocale troppe volte fuori dal contesto della canzone.
La sensazione è che di gruppi come i 30 Miles ce ne siano davvero tanti, se in grado però di rinnovarsi e di aggiungerci ancora un pò "del loro" non sfigureranno di certo all'interno di questa grande scena.
-Simo-
Un album che racchiude hardcore, punk rock semplice e diretto e qualche giro tipico del metalcore.
A tratti sfiorano il paragone coi My Chemical Romance nei loro pezzi più forti e veloci.
Un album suonato con una bella spinta non supportata a dovere però da una linea vocale troppe volte fuori dal contesto della canzone.
La sensazione è che di gruppi come i 30 Miles ce ne siano davvero tanti, se in grado però di rinnovarsi e di aggiungerci ancora un pò "del loro" non sfigureranno di certo all'interno di questa grande scena.
-Simo-
LENNON KELLY - S/T
Eccomi a recensire il primo lavoro in studio dei romagnoli Lennon
Kelly.
La loro storia parla di un passato da punk/rocker tramutatosi,lungo la strada verso l'Irlanda, in un'accozzaglia di folk e pub dall'odore di birra e legno bagnato.
Entusiasmo che si mischia alla tipica euforia d'oltre manica: I Lennon kelly riescono dalle rive dell'adriatico a tramutare le loro esperienze di vita in racconti dalle liriche tipiche del folk irlandese. Niente da invidiare a gruppi della scena più affermati. Solo un pò di esperienza in più e una registrazione che renda giustizia alla bolgia che riescono ad esprimere durante i live.
Un album suonato con precisione e cura, un album curato nelle melodie che se aggiustato nelle dinamiche può davvero esplodere in faccia.
Pezzi tirati si mischiano bellissime ballate tra mandolini e rift di violino davvero sognanti.
Testi mai troppo scontati e la romagna nel cuore.
Un bel combo quello dei Lennon Kelly, sicuramente da seguire. Magari con una bella pinta di birra in mano.
-Simo-
http://www.lennonkelly.com
La loro storia parla di un passato da punk/rocker tramutatosi,lungo la strada verso l'Irlanda, in un'accozzaglia di folk e pub dall'odore di birra e legno bagnato.
Entusiasmo che si mischia alla tipica euforia d'oltre manica: I Lennon kelly riescono dalle rive dell'adriatico a tramutare le loro esperienze di vita in racconti dalle liriche tipiche del folk irlandese. Niente da invidiare a gruppi della scena più affermati. Solo un pò di esperienza in più e una registrazione che renda giustizia alla bolgia che riescono ad esprimere durante i live.
Un album suonato con precisione e cura, un album curato nelle melodie che se aggiustato nelle dinamiche può davvero esplodere in faccia.
Pezzi tirati si mischiano bellissime ballate tra mandolini e rift di violino davvero sognanti.
Testi mai troppo scontati e la romagna nel cuore.
Un bel combo quello dei Lennon Kelly, sicuramente da seguire. Magari con una bella pinta di birra in mano.
-Simo-
http://www.lennonkelly.com
lunedì 14 gennaio 2013
DUFF - CI SONO GENTE CHE NON STANNO BENE
Tornano i Duff e lo fanno con un album
che si candida tra le migliori uscite del 2012.
Tornano i Duff che ci
avevano lasciato con dei lavori davvero di spessore e ce ne
consegnano uno in cui hanno raggiunto il pieno della maturazione, in
cui potenza e melodia si mischiano alla perfezione. Un album
dissacrante e tremendamento serio e riflessivo, un album che porta a
sorridere al primo ascolto e riflettere, non poco, agli ascolti
successivi.
Da quasi quindici anni sulla strada non hanno mai
nascosto l'amore per il punk/rock e l'hardcore di fattura americana
e, se negli anni passati l'unica pecca che gli si poteva riscontrare
fosse quella di ripercorrere troppe le tracce di gruppi già
affermati (molto vicine le sonorità dei NOFX), con Tallone da Killer
e questo ultimo lavoro, possiamo tranquillamente affermare che il
combo calabrese ha trovato il suo sound.
Un sound contaminato da
tantissime influenze (dallo ska più scanzonato, al reggae) in cui le
liriche di voce non calano mai d'intensità e non tradiscono mai
l'aspettative di una linea melodica che va a sposarsi benissimo tra
rift di chitarra e una sezione ritmica davvero notevole.
Una bella
spolverata al caro vecchio hardcore anni '90, una lettura in chiave
moderna grazie a testi d'attualità e ad una potenza dei suoni che ne
fa una produzione davvero di qualità.
Da quindi anni punk rockers,
vecchi romantici che non smettono di dimostrare che il genere non è
affatto morto anzi...può dare ed insegnare a tanti.
Complimenti
sinceri ai Duff quindi, disco consigliatissimo, capace di
introspezione e spensieratezza, uno stile che non può deludere.
-Simo-