Redska, da dieci anni attivi nel
panorama combat ska italiano e da qualche anno, protagonisti anche all’estero.
La rivolta è il loro terzo album ,un album che li consacra a livello
internazionale, un album che non lascia spazio allo ska spensierato che nel
passato aveva lambito la storia della combo romagnola. Un album che sputa in
faccia a chi lo ascolta verità più o meno scomode con un linguaggio semplice e
diretto. Davvero un album sostanzioso e corposo, carico di rabbia, con un
impatto decisamente nuovo che percorre ogni traccia del disco. Un album di
denuncia che affronta tematiche quali omosessualità, precariato e antifascismo
militante. I redska riescono, come una spugna, ad impregnarsi delle sonorità che
hanno incontrato in questi anni di live in giro per l’europa. Una concezione di
musica completamente votata alla rivolta e alla rivoluzione. Si respira l’aria
dei grandi festival e dei centri sociali del nord della germania, si respira
aria di sound system nei pezzi (magistralmente dosati) che il collettivo riserva
al reggae e allo ska. Giri di fiati sempre sul pezzo, facili e orecchiabili al
primo ascolto, colorano un sottofondo ricco di basse e chitarre distorte,
un’energia supportata da una buona sezione ritmica e da una voce poco cantata e
molto urlata. Da segnalare le collaborazioni che i Redksa sono soliti regalarci.
Nel disco sono presenti Valerio degli Offenders, Kino degli Arpioni, Rude Hi-Fi
e, ad interpretare una fantastica cover dei Clash, Micky dei No Relax. Un album
che farà impazzire gli amanti del genere, ricco di spunti e carico di sentimento
antifascista.
-Simo-
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