ESIMERE – NON RESTA NIENTE
Finalmente (dopo anni di ritardo) ho la possibilità di recensire il meraviglioso album di debutto degli Esimere, una band originaria dell'Aquila che, dopo numerosi anni di tentativi frustranti, è riuscita a realizzare un fantastico lavoro nel 2020.
L'hardcore proposto dal combo abruzzese, ispirato sia agli anni '80 che ai '90, è caratterizzato da chitarre potenti che spesso raggiungono velocità estreme, da un battito incessante della batteria e da momenti più lenti e cadenzati. Ma quello che rende veramente unici gli Esimere sono i loro testi, che hanno il merito di andare oltre le solite tematiche dell'hardcore, spingendosi verso una riflessione più profonda sulla società e sulla vita stessa.
Il cantante e mente creativa della band, Stefano Marotta, ha scritto ogni parola con grande passione e impegno, concentrando la sua attenzione sulla rivolta interiore e l'autonomia, piuttosto che su questioni puramente politiche o sociali. Il messaggio delle sue canzoni è universale e cristallizzato, rendendolo facilmente estendibile a chiunque ascolti le loro tracce.
L'album è intitolato "Non resta niente", che sembra indicare una nota di pessimismo o di rassegnazione davanti alle cose che non vanno, ma la verità è che l'obiettivo della band è quello di fare riflettere e di spingere l'ascoltatore a lottare per ciò in cui crede.
L'immagine di copertina, creata da Fabio Buzzcore (anche cantante dei N.I.S.) su un'idea di Stefano Marotta, è un'opera d'arte a sé stante, che contiene numerosi significati e che si adatta perfettamente alla musica degli Esimere.
A cura di AragostaRobot
Tracklist:
1. Tutto ciò che è stato
2. Schiavi
3. Non resta niente
4. Antisociale
5. Vado avanti
6. Rinasci da zero
7. Noi
8. E nessun altro
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