Tutto il disagio espresso in urli spalmati su testi controversi e base
musicale che sa di post/hardcore ed emo. Questi sono i Vacanza. Un Ep
che riesce a darci l’idea di quello che potrebbe essere un album
intero della band. Le influenze sono diverse, passando per la storia del
primo punk italiano (indigesti e sottopressione) fino ad arrivare ai
fugazi, metteteci un po’ di quell’indie che tanto piace a chi parla di
musica ultimamente e il gioco è fatto. Un gruppo sicuramente non per
tutti ma che apprezzeranno sicuramente gli adetti ai lavori.
- Simo -
sabato 28 aprile 2012
mercoledì 25 aprile 2012
LEFT BEHIND - AWAY FROM HERE
Essere a Bergamo e sentirsi addosso la California. E’ successo ai Left
behind che con “Away from here”, coprodotto con Samoan Records e Gasterecords, ci fanno rivivere sonorità tipicamente californiane,
quelle del punk/rock e dell’hardcore di metà anni ’90. Ritmiche
martellanti su basso e batteria chitarre che tra stoppati e rift veloci
ripercorrono l’ondata di Ataris, Propaghandi e Pennywise. Certo la band
non raggiunge ancora questi mostri sacri ma si giostra veramente bene
tra cattiveria e melodia. Una voce che finalmente esce dal coro e canta
con sincerità senza voler imitare nessuno. Testi non impegnati, che
preferiscono raccontare di esperienze ed emozioni provate sulla propria
pelle.. Un album semplice e piuttosto diretto, un album da ascoltare a
tutto volume, per tornare sudati e pieni di lividi, senza pretese, ma
solo con la voglia di legarsi ad un genere che riesce ancora oggi a
trovare grandi estimatori. Skate sotto le suole e Left Behind in cuffia!
- Simo -
- Simo -
martedì 17 aprile 2012
BETTY POISON - BEAUTY IS OVER
Compattezza, la potenza giusta al momento giusto e un rimbalzo tra
energia e scorci di disagio.
I betty poison lasciano tutto questo alla vigilia della partenza del loro ennesimo tour.
Questa volta saranno in Giappone e vi assicuro che non sarà difficile, per il paese del Sol Levante, farsi trascinare dalla tracce del nuovo album della band.
“Beauty is over”, infatti, riesce a tirare fuori voglia di urlare e riflessione, senza mezzi termini senza sconvolgere troppo l’andamento del cd.
Devo smuovere mostri sacri per rendere l’idea? Ok, lo faccio.
Chiudo gli occhi e torno ai tempi in cui “Bleach” e “Nevermind” dei Nirvana mi portavano alla scoperta del grunge.
Proprio così, non esagero (ci sarà un motivo se Courtey Love e le sue Hole li ha voluti in apertura ai concerti di Roma e Milano), non vi inganni però la cosa, i Betty poison riescono a ritagliarsi un loro stile e un’identità precisa che li porta e li ha portati a suonare tra Europa e Stati Uniti.
Sonorità che lasciano gli anni ’90, che si rinfrescano con picchi di rock notevoli e scatti di rabbia a cui non servono tecnicismi particolari.
Un album che all’ascolto sembra suonato con particolare coinvolgimento.
Ne ho la conferma quando “Time”, il loro primo singolo, mi lascia letteralmente senza fiato.
Un bipolarismo che usa ritmiche e arpeggi puliti per esplodere poi letteralmente in faccia.
“Time”, un singolo scelto tra le altre cose da Anton Perich, fotografo ufficiale di Andy Warhol.
Un disco, “beauty is over”, suonato in modo impeccabile impreziosito da una voce in grado di giostrarsi in maniera ottima tra momenti di calma ed energia pura. Sporca e potente ricca di basse quando serve.
Un disco impreziosito dalla presenza di Annika Kreusch, frontwoman della lanciatissima band "belgotedesca" Pandora's Bliss.
Un disco con delle tracce veramente importanti, arrangiato molto bene e senza mai uscire troppo dalle righe. Un disco da avere.
- Simo -
I betty poison lasciano tutto questo alla vigilia della partenza del loro ennesimo tour.
Questa volta saranno in Giappone e vi assicuro che non sarà difficile, per il paese del Sol Levante, farsi trascinare dalla tracce del nuovo album della band.
“Beauty is over”, infatti, riesce a tirare fuori voglia di urlare e riflessione, senza mezzi termini senza sconvolgere troppo l’andamento del cd.
Devo smuovere mostri sacri per rendere l’idea? Ok, lo faccio.
Chiudo gli occhi e torno ai tempi in cui “Bleach” e “Nevermind” dei Nirvana mi portavano alla scoperta del grunge.
Proprio così, non esagero (ci sarà un motivo se Courtey Love e le sue Hole li ha voluti in apertura ai concerti di Roma e Milano), non vi inganni però la cosa, i Betty poison riescono a ritagliarsi un loro stile e un’identità precisa che li porta e li ha portati a suonare tra Europa e Stati Uniti.
Sonorità che lasciano gli anni ’90, che si rinfrescano con picchi di rock notevoli e scatti di rabbia a cui non servono tecnicismi particolari.
Un album che all’ascolto sembra suonato con particolare coinvolgimento.
Ne ho la conferma quando “Time”, il loro primo singolo, mi lascia letteralmente senza fiato.
Un bipolarismo che usa ritmiche e arpeggi puliti per esplodere poi letteralmente in faccia.
“Time”, un singolo scelto tra le altre cose da Anton Perich, fotografo ufficiale di Andy Warhol.
Un disco, “beauty is over”, suonato in modo impeccabile impreziosito da una voce in grado di giostrarsi in maniera ottima tra momenti di calma ed energia pura. Sporca e potente ricca di basse quando serve.
Un disco impreziosito dalla presenza di Annika Kreusch, frontwoman della lanciatissima band "belgotedesca" Pandora's Bliss.
Un disco con delle tracce veramente importanti, arrangiato molto bene e senza mai uscire troppo dalle righe. Un disco da avere.
- Simo -
lunedì 16 aprile 2012
BACK TO BUSINESS - TEN
BACK TO BUSINESS - TEN
Prendete diversi generi anche piuttosto diversi tra loro. Prendete dello ska, del rock e del reggae, prendete la loro storia e soffiateci sopra come a toglierci la polvere. Questo è quello che hanno fatto i Back to Business col loro “Ten” un album appena uscito per ONE STEP RECORDS. Un album fresco e di facile ascolto che si aggira fra giri di ska di tipica derivazione italiana (non stupitevi se ci riconoscerete qualcosa fra Braghe corte e la Co.Ska) rock mai troppo duro e la giusta dose di funky. La cosa che colpisce sono le incursioni che i BTB riescono a fare nel reggae. Bello sentirne il “roots” giamaicano riportato ad oggi, passaggi davvero interessanti aiutati da fiati che non escono mai dalle righe e da una voce morbida e melodica che riesce a districarsi bene per tutta la durata dell’album. Testi attenti alla riflessione e all’attuale percezione che ognuno può riscontrare nella realtà. Una band presente da dieci anni sulla scena e che avete già conosciuto come janburraska, una band che ha saputo adeguarsi e ripartire. Gli amanti del punk/rock vecchio stile apprezzeranno sicuramente l’ultima traccia dell’album, omaggio ai CLASH e all’intramontabile ROCK THE KASBAH.
- Simo -
Prendete diversi generi anche piuttosto diversi tra loro. Prendete dello ska, del rock e del reggae, prendete la loro storia e soffiateci sopra come a toglierci la polvere. Questo è quello che hanno fatto i Back to Business col loro “Ten” un album appena uscito per ONE STEP RECORDS. Un album fresco e di facile ascolto che si aggira fra giri di ska di tipica derivazione italiana (non stupitevi se ci riconoscerete qualcosa fra Braghe corte e la Co.Ska) rock mai troppo duro e la giusta dose di funky. La cosa che colpisce sono le incursioni che i BTB riescono a fare nel reggae. Bello sentirne il “roots” giamaicano riportato ad oggi, passaggi davvero interessanti aiutati da fiati che non escono mai dalle righe e da una voce morbida e melodica che riesce a districarsi bene per tutta la durata dell’album. Testi attenti alla riflessione e all’attuale percezione che ognuno può riscontrare nella realtà. Una band presente da dieci anni sulla scena e che avete già conosciuto come janburraska, una band che ha saputo adeguarsi e ripartire. Gli amanti del punk/rock vecchio stile apprezzeranno sicuramente l’ultima traccia dell’album, omaggio ai CLASH e all’intramontabile ROCK THE KASBAH.
- Simo -
domenica 8 aprile 2012
COFFEE SHOCK - REAZIONE KIMIKA
COFFEE SHOCK - REAZIONE KIMIKA
Un progetto, quello dei coffe shock, che punta sull'autoproduzione e sulla semplice voglia di fare musica, musica che non si va ad identificare in un genere preciso. Le influenze che muovono i due membri fissi della band genovese percorrono la strada del pop e del punk con il filo conduttore della malinconia. Un'impostazione della voce che non si sbilancia, che resta piatta per tutta la durata dell'album. Tra stoppati, rift di tastiera e batteria mai troppo dinamica il sound che ne esce risulta scanzonato e serioso allo stesso tempo. Migliorando tecnica e qualità del sound "reazione kimika" potrebbe essere un album in grado di portare un certa orgininalità.
Un progetto, quello dei coffe shock, che punta sull'autoproduzione e sulla semplice voglia di fare musica, musica che non si va ad identificare in un genere preciso. Le influenze che muovono i due membri fissi della band genovese percorrono la strada del pop e del punk con il filo conduttore della malinconia. Un'impostazione della voce che non si sbilancia, che resta piatta per tutta la durata dell'album. Tra stoppati, rift di tastiera e batteria mai troppo dinamica il sound che ne esce risulta scanzonato e serioso allo stesso tempo. Migliorando tecnica e qualità del sound "reazione kimika" potrebbe essere un album in grado di portare un certa orgininalità.
- Simo -