martedì 17 aprile 2012

BETTY POISON - BEAUTY IS OVER

Compattezza, la potenza giusta al momento giusto e un rimbalzo tra energia e scorci di disagio.
 I betty poison lasciano tutto questo alla vigilia della partenza del loro ennesimo tour.
 Questa volta saranno in Giappone e vi assicuro che non sarà difficile, per il paese del Sol Levante, farsi trascinare dalla tracce del nuovo album della band.
“Beauty is over”, infatti, riesce a tirare fuori voglia di urlare e riflessione, senza mezzi termini senza sconvolgere troppo l’andamento del cd.
Devo smuovere mostri sacri per rendere l’idea? Ok, lo faccio.
Chiudo gli occhi e torno ai tempi in cui “Bleach” e “Nevermind” dei Nirvana mi portavano alla scoperta del grunge.
Proprio così, non esagero (ci sarà un motivo se Courtey Love e le sue Hole li ha voluti in apertura ai concerti di Roma e Milano), non vi inganni però la cosa, i Betty poison riescono a ritagliarsi un loro stile e un’identità precisa che li porta e li ha portati a suonare tra Europa e Stati Uniti.
 Sonorità che lasciano gli anni ’90, che si rinfrescano con picchi di rock notevoli e scatti di rabbia a cui non servono tecnicismi particolari.
Un album che all’ascolto sembra suonato con particolare coinvolgimento.
Ne ho la conferma quando “Time”, il loro primo singolo, mi lascia letteralmente senza fiato.
Un bipolarismo che usa ritmiche e arpeggi puliti per esplodere poi letteralmente in faccia.
“Time”, un singolo scelto tra le altre cose da Anton Perich, fotografo ufficiale di Andy Warhol.
Un disco, “beauty is over”, suonato in modo impeccabile impreziosito da una voce in grado di giostrarsi in maniera ottima tra momenti di calma ed energia pura. Sporca e potente ricca di basse quando serve.
Un disco impreziosito dalla presenza di Annika Kreusch, frontwoman della lanciatissima band "belgotedesca" Pandora's Bliss.
Un disco con delle tracce veramente importanti, arrangiato molto bene e senza mai uscire troppo dalle righe. Un disco da avere.

                                - Simo -


1 commento:

  1. Sei stato anche troppo gentile! Io l'ho acquistato e mi ha coinvolto e sconvolto nello stesso tempo: ti coinvolge e ti trascina con sè, specia la mirabile TIME, scelta appunto come singolo di punta. La voce di Lucia è insolita, personale, trasuda sofferenza rabbia e passione, tutto in un unico grido che ti carica di energia e ti scarica dalle tensioni nello stesso tempo. Un cd quasi terapeutico, in questo senso!
    E mirabile dimostrazione di come l'Italia sforni dei veri talenti, pronti per il mercato internazionale.
    Un'altra peculiarità: la scelta insolita -anche se non unica- del taglio di frequenze dei bassi, prediligendo due chitarre che si rafforzano tra loro...
    Concludo con la tua stessa frase: da avere!

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