Pochi fronzoli, volume a spranga, voglia di urlare e una
grandissima attitudine. Tutto questo è racchiuso in "Hopeless"
il nuovo disco dei Parmigiani Devasted. Sulla scena da ormai 10 anni
e con alle spalle tour europei e italiani, la band emiliana sfoggia
un punk/hardcore veramente di spessore. Ritmiche graffianti e potenti
si rincorrono per tutto l'album , lasciando di tanto in tanto spazio
a qualche pezzo più scanzonato che aiuta a dare respiro all'intero
album. Un disco martellante suonato veramente bene e con la giusta
carica e che conferma più di altre volte che la semplicità del punk
da sfogo ad un impatto e ad una violenza tipica di chi vive la
"strada" nel modo giusto. Le influenze sono tante,
dall'hardcore anni '90 ai mostri sacri del punk '77 il tutto
miscelato con la freschezza e la contemporaneità dei giorni nostri.
Un disco sicuramente da avere, un album che aiuta a sfogare e che
nella sua semplicità riesce a non suonare mai banale.
-Simo-
martedì 29 ottobre 2013
martedì 15 ottobre 2013
BANKROBBERS - FOLGEN
Usciamo per un attimo dal punk e dal mondo della distorsione per mettere piede tra ritmiche ska e "mood" reggae e rocksteady. Lo facciamo presentandovi il nuovo lavoro dei Lucchesi Bankrobbers (una produzione One Step Records), attivi ormai da anni e al loro secondo album in studio. "Folgen", questo il titolo dell'album, suona su motivi ska 2tone d'oltremanica strizzando l'occhio diverse volte a tempi reggae e rocksteady sempre supportati da giri di fiati piuttosto semplici ma efficaci. La linea vocale leggermente "roca" colora il tutto. La crescita tecnica dei Bankrobbers rispetto al vecchio disco è notevole anche se a tratti ancora un pò stentata. Coinvolgenti e frenetici un paio di brani (tra qui quello dedicato a Joe strummer). Quando la band toscana decide di cantare in Italiano cade, invece, nella banalità e perde quella spontaneità tipica, ad esempio, dei loro live.
Un album, Folgen, che si lascia ascoltare facilmente e, di tanto in tanto, vi darà anche il coraggio di ballare e tenere il tempo.
venerdì 4 ottobre 2013
FENNEK - TUTTO QUEL CHE RESTA
Che la scena Hardcore in Italia abbia avuto un declino è cosa
piuttosto certa.
Chi da anni ne fa parte però riesce a dire la sua senza sfigurare di fronte ai mostri sacri d'oltreoceano e del resto d'Europa.
Attrito, Congegno, KKK, Plakkaggio Hc ne sono la riprova ma potrei citarne altrettanti.
Questa premessa per dire che fa davvero piacere ricevere album di gruppi che cercano di seguire questa attitudine riuscendo a prenderne l'essenza e a farla sua.
I brindisini Fennek, ad un anno e mezzo dal loro inizio propongono un Mini album (5 pezzi) che riesce ad esprimere la carica giusta per potersi, magari in futuro, mettere sulle stesso piano dei nomi sopracitati.
Certo ancora è presto, liriche più taglienti e un ritmo più forsennato, a tratti, aiuterebbero ma come debut album non possiamo che fare un applauso ai Fennek.
-Simo.
Chi da anni ne fa parte però riesce a dire la sua senza sfigurare di fronte ai mostri sacri d'oltreoceano e del resto d'Europa.
Attrito, Congegno, KKK, Plakkaggio Hc ne sono la riprova ma potrei citarne altrettanti.
Questa premessa per dire che fa davvero piacere ricevere album di gruppi che cercano di seguire questa attitudine riuscendo a prenderne l'essenza e a farla sua.
I brindisini Fennek, ad un anno e mezzo dal loro inizio propongono un Mini album (5 pezzi) che riesce ad esprimere la carica giusta per potersi, magari in futuro, mettere sulle stesso piano dei nomi sopracitati.
Certo ancora è presto, liriche più taglienti e un ritmo più forsennato, a tratti, aiuterebbero ma come debut album non possiamo che fare un applauso ai Fennek.
-Simo.
Iscriviti a:
Post (Atom)