mercoledì 6 agosto 2025

CRP - AL DIAVOLO


Con Al Diavolo, i CRPCollettivo Rivoluzionario Protosonico – non solo confermano la loro natura di entità musicale fuori da ogni schema, ma la portano a un livello ancora più viscerale e urgente. Pubblicato il 14 marzo 2025 per TnP Records, questo secondo album è un atto sonoro di resistenza, un gesto musicale e politico che travolge e scuote, nato con la furia dell’istinto e con la volontà precisa di non lasciarsi addomesticare.

Il disco è il risultato di una nuova chimica interna al collettivo, con l’ingresso di Chiara Venturini che contribuisce a rendere il suono più compatto, corale e, al tempo stesso, imprevedibile. I dieci brani che lo compongono sembrano sgorgare come esplosioni emotive, frammenti di una realtà che si sta disgregando ma che ancora chiede voce, lotta, memoria.

Il brano d’apertura, "Partigiano", è un manifesto che mescola storia e futuro: un inno partigiano scritto oggi, che passa dalle mani degli adulti a quelle di una bambina, in un simbolico passaggio di testimone tra generazioni. A seguire, "Screpolano" e "Modalità di crisi" indagano il malessere dell’individuo contemporaneo, schiacciato da ritmi inumani e destinato a una deriva interiore tanto quanto sociale.

Con "90's" si torna a un'epoca di grandi slanci e utopie culturali, mentre "Esploderà" e "Stalker" portano l’ascoltatore su piani più claustrofobici e personali, fino ad arrivare a "Baccante", brano strumentale che sembra evocare un rituale tribale in chiave post-industrial.

Tra i momenti più iconici c'è "Burocratica", che personifica il mostro kafkiano della burocrazia quotidiana, e "Pasticche", cruda riflessione sull’uso compulsivo di farmaci come risposta a disagi non affrontati.
Chiude l’album "Appaiono", un mantra sonoro che, pur nella sua tensione, lascia spazio a un barlume di speranza, come una visione ideale che squarcia per un attimo la coltre del presente.

Musicalmente, Al Diavolo è un concentrato pulsante di industrial e post-punk, con inserti elettronici ruvidi e ritmiche incalzanti che sfociano talvolta nell’ossessivo. Ma ciò che davvero distingue i CRP è il loro approccio “protosonico”: una volontà di tornare a una musica primitiva, urgente, viscerale. Una musica che nasce dalla pancia, ma parla alla mente.

Il Collettivo Rivoluzionario Protosonico non rincorre i trend, li calpesta. E con questo album manda davvero tutto – anche sé stesso – al diavolo, per rinascere ogni volta con un linguaggio più radicale, più umano, più vero.

A cura di AragostaUmanoide 


Tracklist 

Partigiano
Screpolano
90s
Esploderà
Stalker
Baccante
Modalità di crisi
Burocratica
Pasticche
Appaiono

venerdì 1 agosto 2025

CAMPA - LOOP


A quattro anni dalla nascita del suo progetto solista, Campa pubblica finalmente Loop, EP d’esordio uscito per NEEDA Records. Cinque tracce che segnano un punto fermo nel percorso dell’artista veneto, capace di trasformare il pop punk che lo ha cresciuto in qualcosa di personale, riconoscibile, maturo.

In un momento storico in cui il genere sembra vivere una seconda giovinezza tra revival e contaminazioni, Campa sceglie di percorrere una via più intima e cantautorale: un sound fresco, accessibile e immediatamente orecchiabile si accompagna a testi carichi di senso, che parlano di quotidianità, ansie, paure e tentativi di emancipazione mentale. Come suggerisce il titolo stesso, Loop è la narrazione di un circolo di pensieri in cui ci si ritrova prigionieri, ma che si prova a spezzare attraverso la musica.

L’EP si apre con “Dopamina”, un vero pugno di energia punk rock, tanto semplice quanto efficace, che rievoca le sonorità del pop punk dei primi anni 2000 – tra riff distorti e una batteria che corre veloce come i pensieri che racconta. Il brano è uno sfogo, un’esplosione per scaricare le vibrazioni negative, e funge da perfetto biglietto da visita per quello che seguirà.

“Lucido”, uscito nel 2024 come singolo, alza ulteriormente l’asticella, riflettendo sul bisogno di restare presenti in una realtà spesso difficile da sopportare. È qui che emerge con forza la cifra di Campa: uno sguardo disilluso ma mai passivo, che non si limita a raccontare il disagio, ma cerca un modo per attraversarlo.

Con “Grazie a te (Lei non sa)”, il tono si fa ancora più personale: ciò che sembra una classica love story andata a rotoli si rivela invece un inno alla gratitudine per chi ci ha aiutato a risalire dal fondo. Musicalmente è uno dei pezzi più catchy, con un ritornello che rimane subito in testa.

“Soli e diversi” è forse il brano più riflessivo del lotto. Una traccia malinconica ma potente, che esplora la solitudine dell’essere adulti, il senso di estraneità che cresce con l’età, ma anche la consapevolezza e l’orgoglio di quella diversità che ci rende unici.

Chiude il disco “Dentro al loop V2”, rilettura di un vecchio pezzo del 2022. Rispetto alla versione originale, qui si fa notare una produzione più curata e moderna, arricchita da synth e drum machine che non snaturano, ma amplificano il messaggio del brano. Una chiusura perfetta per un EP che si muove in equilibrio tra introspezione e leggerezza, tra l’urgenza punk e il gusto per la melodia.

La produzione è affidata a Luca Incerti (WEL), tra le figure più attive del panorama pop punk italiano, e si sente: ogni suono ha il peso giusto, ogni arrangiamento serve la narrazione emotiva dei brani. Il tocco di Incerti si fa sentire soprattutto nella coerenza sonora dell’intero lavoro, che richiama il primo revival anni 2010 (Neck Deep, Seaway, Like Pacific) ma riesce a sfuggire al semplice omaggio nostalgico.

Campa è anche tra i partecipanti alla compilation The Kids Aren’t Alright curata dal collettivo PGA, con una cover acustica di “Sassafrass Roots” dei Green Day: un ulteriore indizio di come il suo progetto si muova con naturalezza tra omaggi sentiti e identità personale.

Con Loop, Campa firma una delle prove più interessanti del cantautorato pop punk italiano recente. Un disco che non ha paura di mostrarsi fragile, che racconta piccole storie con grande sincerità e che riesce a parlare a chiunque si sia mai sentito perso nei propri pensieri.

A cura di AragostaUmanoide 



Tracklist:

1. Dopamina
2. Lucido
3. Grazie a te (Lei non sa)
4. Soli e diversi
5. Dentro al loop V2


venerdì 18 luglio 2025

FONDAMENTA NUOVE – NICE DREAMS


Cosa succede quando la notte si riempie di pensieri e le strade si trasformano in scenari di sogni lucidi? “Nice Dreams”, EP d’esordio dei Fondamenta Nuove, prova a rispondere a questa domanda con sei brani che sanno di città, di cuori in tumulto, di desideri che si rincorrono tra le luci al neon. Un lavoro che pulsa di malinconia e movimento, come una corsa notturna senza meta precisa, ma con un’urgenza autentica.

Il progetto prende forma fuori Milano nel 2019, ma è dal 2022 che la band inizia a calcare i palchi con decisione, ritagliandosi uno spazio nella scena alternative grazie a un’identità sonora ben definita. In bilico tra post-punk di nuova generazione, pop rock contaminato e vibrazioni british, i Fondamenta Nuove combinano chitarre affilate, basso incalzante e liriche emotive, scavando nelle fragilità di chi vive (e spesso sopravvive) al tempo presente.

“Nice Dreams” è un condensato di tutto questo. Un disco notturno, introspettivo, a tratti danzereccio ma mai superficiale. Ogni brano è una piccola storia, un fotogramma sospeso tra la disillusione e un barlume di speranza.

Si parte con “Dreams”, una corsa veloce e liberatoria tra le notti milanesi, dove il caos diventa motore e rifugio. Segue “Never Forget”, una ballata post-sentimentale in cui l’amore si fa ostinazione e la notte si trasforma in scenario emotivo. Con “Another Day” arrivano le riflessioni più intime: un inno sommesso alla sopravvivenza emotiva, al trovare un senso anche solo in un’altra giornata da vivere.

“Time After Time” è invece il pezzo più evocativo e aperto, una collezione di immagini urbane che si muovono su una melodia onirica. “Girl” rompe il pathos con un tono più ironico e leggero, raccontando un post concerto fatto di piccoli drammi e gelosie, mentre “Looking Back”, guidato da basso e batteria, chiude l’EP con un tono più cupo e riflessivo, tra echi di The Murder Capital, Trainspotting e il senso di inadeguatezza che accompagna chi cerca di trovare un posto nel mondo.

Fondamenta Nuove scelgono di non gridare ma di sussurrare, senza però perdere energia. L’elettricità della musica si scontra con la delicatezza dei testi, creando un contrasto che è cifra stilistica e poetica. “Nice Dreams” è un esordio maturo e sincero, che non cerca scorciatoie né facili consolazioni, ma si lascia attraversare – come una strada di notte – da chi ha ancora voglia di guardare fuori e dentro, anche quando fa male.

Un primo passo che promette molto e che conferma una certezza: i sogni, anche quelli belli, a volte sanno di cemento e neon. Ma è proprio lì che iniziano le storie migliori.

A cura di AragostaUmanoide 


Ascolta "Nice Dreams"

Tracklist:

1. Dreams
2. Never Forget
3. Another Day
4. Time After Time
5. Girl
6. Looking Back


martedì 8 luglio 2025

PAINKILLERS - IN SOSPESO


Cosa succede quando non c’è una fine chiara, quando le emozioni restano a galleggiare nel mezzo, né vive né morte? I PainKillers cercano una risposta in “IN SOSPESO”, il nuovo album della band milanese, quattordici tracce di alternative rock, pop punk e riflessioni cinematografiche su tutto ciò che non è stato risolto.

Un disco dove anche la grammatica riflette lo stato d’animo: titoli in minuscolo, frasi interrotte, punti di domanda che non si chiudono. Ogni brano scivola nel successivo come una scena dentro una pellicola mentale, dove i pensieri si rincorrono senza tregua.

L’album si apre con “finale”, monologo d’introduzione che mette subito in chiaro il terreno emotivo: “un finale in sospeso resterà?” È la chiave di lettura dell’intero lavoro, che poi si snoda tra sogni intermittenti (“sei ancora qui?”), sussurri indecisi (“in sospeso – sottovoce”), immagini deformate (“SuRrEaLe”) e nostalgie attaccate al vuoto più che alle persone (“mi manca amare”).

C’è spazio anche per momenti più diretti, come l’energia di “sliding doors”, che trasforma i rimpianti in ritornelli pop punk, o “più facile”, brevissimo sfogo adrenalinico su quanto sia complicato fingere che vada tutto bene. Ma anche in questi brani, il cuore resta altrove, trattenuto da qualcosa che non si riesce a lasciare andare.

Con la title track “in sospeso”, la band arriva al centro emotivo dell’album: un climax di domande irrisolte, in cui la malinconia è una stanza da cui non si riesce a uscire. E anche quando sembra arrivare un addio, come in “bye bye” o nel finale “è un addio?”, la risposta resta aperta.

I PainKillers dimostrano di aver compiuto una vera maturazione artistica: partiti dalla scena punk underground, oggi mescolano con consapevolezza rap, rock e scrittura introspettiva. Un’evoluzione già visibile in “NEW END” e che trova qui un nuovo capitolo, più intimo e ambizioso.

“IN SOSPESO” è un disco che non cerca certezze. È il racconto di chi si ferma a osservare le crepe, senza tapparle. Un album per chi non ha bisogno di chiudere tutto per sentirsi vivo.

A cura di AragostaUmanoide 


ASCOLTA "IN SOSPESO”!

Tracklist:

1. finale
2. stanotte
3. sei ancora qui?
4. SuRrEaLe
5. mi manca amare
6. déjà-vu
7. in sospeso – sottovoce
8. più facile
9. bye bye
10. ritorno al futuro
11. sliding doors
12. in sospeso
13. dimmelo - in acustico
14. è un addio?

mercoledì 30 aprile 2025

PICCOLI BIGFOOT – "LE ORIGINI"

PICCOLI BIGFOOT – "LE ORIGINI"



Tra bolle, parchi e vin brulé: l’universo teneramente storto dei Piccoli Bigfoot

C’è chi scrive canzoni per suonare cool, e chi – come i Piccoli Bigfoot – lo fa per restare vivo. Le Origini non è solo una raccolta: è un diario sgualcito di nostalgie urbane, ironia disillusa e piccole epiche quotidiane, messo in musica con la sincerità di chi non ha mai cercato scorciatoie.

I testi, da Vita da Bar a Ulula alla Luna, passando per le malinconie natalizie di Palle di Natale, fotografano una realtà laterale, fatta di sigarette nei campi, dialetti diversi tra le tombe, Ciao distrutti, parchi giochi e birrette scaldate al sole. Con la voce sempre un po’ incrinata ma vera, i Piccoli Bigfoot raccontano adolescenze bruciate, sogni precari, amicizie sgangherate e illusioni a scoppio ritardato.

C’è il punk nel DNA, ma filtrato da una sensibilità che non ha paura della fragilità. Bolle diventa così un manifesto: la metafora perfetta per un’esistenza vissuta “a galla”, con ironia ma anche con quel filo di malinconia che ti si incastra sotto pelle.

Le Origini non cerca hype, non cerca hit, non cerca pose. Racconta. E oggi, in mezzo a tanto rumore inutile, è forse la cosa più punk che ci sia.

A cura di AragostaUmanoide 


Tracklist:

1. Palle di Natale 
2. Ulula alla Luna 
3. Vita da Bar 
4. Palloni Sgonfiati 
5. Acqua e Sapone 
6. Bolle 
7. Una Nuova Canzone
8. La Strada al Cimitero Inglese 
9. Lettera a Santa Lucia
10. Psicosi Materiale 
11. Vin Brulé (+Bonus track solo nel CD)


giovedì 27 marzo 2025

SUPER TOPPER - SUPER TOPPER

SUPER TOPPER - SUPER TOPPER 




Nel panorama della musica alternativa italiana, i Super Topper si affacciano con un album omonimo che mescola radici punk/hardcore a sonorità più melodiche e introspettive. Pubblicato il 17 marzo 2025 per Rocketman Records, il disco si distingue per emozione e testi che esplorano memoria, perdita e inquietudini esistenziali.


L'album si muove tra energia punk e atmosfere malinconiche, alternando momenti intensi a passaggi più riflessivi. Brani come "Il più alto dei rami" e "Tu non ritorni" combinano rabbia e nostalgia, guidati dalla voce sincera di Corbe e sostenuti dalla sezione ritmica precisa di Fra e Vito.

I testi sono un punto di forza: poetici, introspettivi e ricchi di immagini evocative. Brucia i ricordi, ad esempio, affronta il bisogno di liberarsi dal passato con versi intensi:

"Brucia i ricordi, infrangi tutti i desideri, strappati gli occhi / ma non pensare che non piangere serva per fuggire."

Canzoni come L'inevitabile e Solo per un attimo esplorano perdita e fragilità, con sonorità che oscillano tra post-punk e cantautorato cupo.

Nonostante sia un esordio, i Super Topper dimostrano coesione e una forte identità, bilanciando influenze punk con un sound malinconico.

"Super Topper" è un debutto sincero e ben costruito, che racconta esperienze universali con autenticità. Un lavoro che lascia il segno e fa ben sperare per il futuro.

A cura di AragostaUmanoide 



Tracklist:

1. Tu non ritorni
2. Va tutto bene
3. Un altro come me
4. Brucia i ricordi
5. Solo per un attimo
6. L’inevitabile
7. Ballare
8. L’origine del male
9. Il tuo richiamo
10 - Magnolia
11- Il più alto dei rami




venerdì 21 marzo 2025

MAGIC JUKEBOX - BORN TO DIE

Magic Jukebox - Born to Die 

I Magic Jukebox sempre in gran forma hanno prodotto un EP di gran pregio, "Born to Die".
Formati da Pietro Zanetti, che in passato ha fatto parte degli Alternative Religion, e che ha trovato una nuova linfa creativa insieme a Miss V e Steve M
Nel loro nuovo EP "Born to Die" si racconta un punk senza compromessi, capace di rievocare l’energia degli anni ’77 pur abbracciando sonorità moderne.

L’EP, composto da cinque tracce, offre un viaggio sonoro intenso:
Il brano "PUNK’S NOT DEAD" colpisce fin dall’inizio, con chitarre taglienti e una batteria incalzante che, insieme a delicati tocchi di new wave, annunciano il ritorno di un punk autentico.
"Night Shift" sorprende con un’atmosfera cupa e ritmi coinvolgenti, in cui il mix di riff acuti e un’intensa sezione ritmica richiama l’era post-punk, mantenendo viva la tradizione ribelle del genere.
"Mondo Animale", l’unica traccia in italiano, si presenta come un inno rock and roll, grazie a una doppia vocalità che valorizza testi di emancipazione e libertà.
La versione di "Fight For Your Right" reinventa il celebre brano dei Beastie Boys, proponendo un’interpretazione più lenta e ariosa, in cui le chitarre esplorano nuove dinamiche ritmiche.
Infine, "Lies" si fa portavoce di un'energia martellante, con un passaggio melodico che ricorda i Ramones e testimonia la capacità della band di fondere omaggi al passato con un linguaggio musicale attuale.

"Born to Die" è un concentrato di autenticità e ribellione, una dimostrazione che il punk, nel 2025, resta vivo e vibrante, capace di rinnovarsi senza rinunciare alle proprie radici.


A cura di AragostaUmanoide

Tracklist:


1. Punk’s Not Dead
2. Night Shift
3. Mondo Animale
4. Fight For Your Right
5. Lies


Ascolta l’EP:

Magic Jukebox su Facebook: https://www.facebook.com/MagicJukebox/

domenica 2 marzo 2025

ANDRE PASSONI - ALIENS,LOVE,MONSTERS AND OTHER STUFF

 ANDRE PASSONI - ALIENS,LOVE,MONSTERS AND OTHER STUFF

Andre Passoni è un Punkrocker e supporter di All You Need Is Punk da tantissimi anni, sempre presente e sempre affidabile, e sopratutto ogni qualvolta ha novità e nuovi brani immediatamente ci rende partecipi, come per "ALIENS, LOVE, MONSTERS AND OTHER STUFF" Raccolta di brani che ha composto nella sua carriera e che è solo l'inizio! Ma andiamo ad analizzare l'album; Come da titolo ci immergiamo in un turbine di eventi ed emozioni, incontri con Alieni, racconti di quartieri come HADDONFIELD ed ELM STREET dei cari Michael Myers e Freddy Krueger, da Jason Voorhees(THE MASK) giù al Crystal Lake e da Pinhead in HELLRAISER senza dimenticare Leatherface in HAPPY FAMILY! E con un balzo ci si trova catapultati nell'animo con tematiche più riflessive e con un pizzico di romanticismo Punk e Love! Le tracce sono caratterizzate da arrangiamenti che richiamano al Punk Rock old School in cui si riflette la creatività e la bravura di Andre  e che stimolano l'immaginazione e i sentimenti di chi ascolta, 19 tracce di puro Punk Rock che consiglio vivamente per lasciarsi trasportare tra Alieni, Mostri, Amore e altre cose.

A Cura di Burz


Tracklist:
01 - Aliens
02 - What About?
03 - Elm Street
04 - Autumn Day
05 - For You (Sylvie's Song)
06 - All I Want
07 - Shut Up!
08 - I Dont'Care (Feat. Ale Teruzzi)
09 - Summer
10 - Memories
11 - Happy Family (Thes Story Of Leatherface)
12 - Lullaby
13 - The Mask
14 - Haddonfield
15 - Today
16 - You'll Got Fear
17 - Wasting My Time
18 - So Cold
19 - Hellreiser