A quattro anni dalla nascita del suo progetto solista, Campa pubblica finalmente Loop, EP d’esordio uscito per NEEDA Records. Cinque tracce che segnano un punto fermo nel percorso dell’artista veneto, capace di trasformare il pop punk che lo ha cresciuto in qualcosa di personale, riconoscibile, maturo.
In un momento storico in cui il genere sembra vivere una seconda giovinezza tra revival e contaminazioni, Campa sceglie di percorrere una via più intima e cantautorale: un sound fresco, accessibile e immediatamente orecchiabile si accompagna a testi carichi di senso, che parlano di quotidianità, ansie, paure e tentativi di emancipazione mentale. Come suggerisce il titolo stesso, Loop è la narrazione di un circolo di pensieri in cui ci si ritrova prigionieri, ma che si prova a spezzare attraverso la musica.
L’EP si apre con “Dopamina”, un vero pugno di energia punk rock, tanto semplice quanto efficace, che rievoca le sonorità del pop punk dei primi anni 2000 – tra riff distorti e una batteria che corre veloce come i pensieri che racconta. Il brano è uno sfogo, un’esplosione per scaricare le vibrazioni negative, e funge da perfetto biglietto da visita per quello che seguirà.
“Lucido”, uscito nel 2024 come singolo, alza ulteriormente l’asticella, riflettendo sul bisogno di restare presenti in una realtà spesso difficile da sopportare. È qui che emerge con forza la cifra di Campa: uno sguardo disilluso ma mai passivo, che non si limita a raccontare il disagio, ma cerca un modo per attraversarlo.
Con “Grazie a te (Lei non sa)”, il tono si fa ancora più personale: ciò che sembra una classica love story andata a rotoli si rivela invece un inno alla gratitudine per chi ci ha aiutato a risalire dal fondo. Musicalmente è uno dei pezzi più catchy, con un ritornello che rimane subito in testa.
“Soli e diversi” è forse il brano più riflessivo del lotto. Una traccia malinconica ma potente, che esplora la solitudine dell’essere adulti, il senso di estraneità che cresce con l’età, ma anche la consapevolezza e l’orgoglio di quella diversità che ci rende unici.
Chiude il disco “Dentro al loop V2”, rilettura di un vecchio pezzo del 2022. Rispetto alla versione originale, qui si fa notare una produzione più curata e moderna, arricchita da synth e drum machine che non snaturano, ma amplificano il messaggio del brano. Una chiusura perfetta per un EP che si muove in equilibrio tra introspezione e leggerezza, tra l’urgenza punk e il gusto per la melodia.
La produzione è affidata a Luca Incerti (WEL), tra le figure più attive del panorama pop punk italiano, e si sente: ogni suono ha il peso giusto, ogni arrangiamento serve la narrazione emotiva dei brani. Il tocco di Incerti si fa sentire soprattutto nella coerenza sonora dell’intero lavoro, che richiama il primo revival anni 2010 (Neck Deep, Seaway, Like Pacific) ma riesce a sfuggire al semplice omaggio nostalgico.
Campa è anche tra i partecipanti alla compilation The Kids Aren’t Alright curata dal collettivo PGA, con una cover acustica di “Sassafrass Roots” dei Green Day: un ulteriore indizio di come il suo progetto si muova con naturalezza tra omaggi sentiti e identità personale.
Con Loop, Campa firma una delle prove più interessanti del cantautorato pop punk italiano recente. Un disco che non ha paura di mostrarsi fragile, che racconta piccole storie con grande sincerità e che riesce a parlare a chiunque si sia mai sentito perso nei propri pensieri.
A cura di AragostaUmanoide
Tracklist:
1. Dopamina
2. Lucido
3. Grazie a te (Lei non sa)
4. Soli e diversi
5. Dentro al loop V2
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